mi chiamo Corrado Dibattista. Scrivo questa lettera per dare la possibilità a chiunque voglia aiutarmi, di comprendere la mia richiesta, i motivi della stessa e per fornire informazioni utili per la trasparenza di questa mia iniziativa, ossia una raccolta fondi per l'acquisto di un'automobile con ausili per disabilità gravissime come la mia. Ma prima vi parlo un po’ di me. Non l’ho mai fatto pubblicamente ma oggi sento di farlo anche perché voglio dare, a chi mi aiuterà la possibilità innanzitutto di conoscermi. Sono nato ad Altamura il 03/10/1979, vivo a Gravina In Puglia (BA). All’età di 18 anni, il giorno 08/08/1998, ho avuto un incidente d’auto mentre ero passeggerò e mi recavo verso la mia prima vacanza solo con i miei amici. Fummo tamponati sull’autostrada A14 verso Vasto da un uomo che procedeva a 180 Km/h. con la sua auto. Da allora la mia vita e quella dei miei cari è cambiata radicalmente. Il colpo di frusta dovuto all’impatto mi causò la lesione del midollo spinale all’altezza delle vertebre c4/c5/c6. Sono Tetraplegico da quell’istante, ossia non posso utilizzare nè mani nè gambe. Ho tutta una serie di complicanze medico/fisiche come piaghe da decubito e una tracheotomia, tra le più importanti. Quando dico che non ho l’uso degli arti intendo che l’unica parte del mio corpo che posso muovere è la testa e leggermente le spalle; sono stato perciò dichiarato invalido civile al 100%. Lo Stato ed i suoi enti mi riconoscono una misera cifra al mese di 1100 euro ca. (comprensivi di accompagnamento) che fino a qualche tempo fa erano ca. 900 euro (comprensivi di accompagnamento). Vi spiego perché misera: qualunque azione che per voi è naturale, come ad esempio grattarsi un sopracciglio, per me è invece sempre e necessariamente svolta da altri. Lo Stato dovrebbe a me riconoscere quindi non solo un bel bollino in fronte dove c’è scritto 100% invalido civile, bensì dovrebbe anche erogare un cifra tale che dovrebbe concedermi una vita non più dipendente dai miei familiari. Quelle 1100 euro non mi bastano assolutamente. Devo sempre chiedere aiuto agli altri. Un'umiliazione continua da più di 20 anni. Vorrei vivere da solo nella casa donatami da mio padre con tanti sacrifici! Vorrei poterla ristrutturare con i miei soldi per eliminare le barriere architettoniche. Non vorrei finire in uno squallido ospizio quando i miei cari non potranno più occuparsi di me! Comunque questo è un altro argomento, scusate lo sfogo, ma è bene che voi sappiate semmai farete una donazione. Vi dico tutto ciò, dunque, perché non posso permettermi di acquistare un’automobile, grazie ad uno Stato ingiusto ed alle sue leggi cieche. Dovete anche sapere che la mia condizione di salute e le sue complicazioni non mi permettono di lavorare. Non avrei mai altrimenti chiesto il vostro aiuto. Ciò che vi chiedo di fare è una donazione, se non potete farla, vi chiedo di condividere questa storia e di spargere voce tra i vostri conoscenti. Utilizzerò il ricavato per acquistare un’auto con un ausilio meccanico idoneo e altre apparecchiature elettroniche – informatiche per avere anch’io un po’ di libertà. Fortunatamente ho un paio di persone a me care che guiderebbero e mi porterebbero ovunque volessi andare: vorrei rivedere il mare, la mia amata campagna, i miei cani, il mio paese e chissà anche allontanarmi un po’ di più. Se riuscirò grazie al vostro aiuto, in questa ardua impresa, posterò le foto di me con la mia auto ovunque andrò per condividere la mia felicità.